• Regione: Lombardia
  • Tipologia: Lugana
  • Uva: Trebbiano di Lugana o Turbiana
  • Affinamento: fermentazione e affinamento in acciaio. Buona longevità.
  • Caratteristiche organolettiche: vino bianco ottenuto da uve a bacca bianca. Tipico il colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso si presenterà piacevolmente complesso, con sentori vegetali e fruttati, richiamo alla mela verde e alla banana, spiccata la franchezza, più note evolute di minerale con richiamo al miele nella sua maturità. Dal gusto morbido e complesso, fresco ed armonico con la nota di sapidità tipica del territorio.
  • Abbinamenti: ideale con un aperitivo ricco, ottimo con antipasti e preparazioni di pesce, uova e verdure, formaggi freschi e di media stagionatura.

L’Azienda Agricola Casello Bondoni, si pone l’obiettivo di produrre vini con la miglior cura e precisione possibile nei nostri tempi, mantenendo il fascino rustico della tradizione. la superficie vitata (25 ettari) dà luogo alla coltivazione di uve quali Trebbiano di Lugana (conosciuto anche come Turbiana), Marzemino (Trepiò) e Rosé (Rosaspina), ma anche vini piacevolmente freschi come Rocheta, Brut e Brut Rosé.
Dopo la battaglia di San Martino e Solferino del 24 Giugno 1859, che pose fine alla seconda guerra di indipendenza italiana, pietra miliare nell’unificazione dell’Italia, la Lombardia fu annessa al Regno di Piemonte, mentre il Veneto rimase sotto dominio Austroungarico. Tra i confini dei due Stati (Zona Franca); vi era una costruzione chiamata “la casetta”. Dal 1859 al 1865 fu dimora delle guardie doganali, con compiti di vigilanza tra le due frontiere e da cui prese il nome di “Casello”. In seguito venne abitato dalla famiglia Bondoni da cui prese il nome. Nel 1914 fu acquistata da Michelangelo Tomasi, allevatore proveniente dai monti veneti e appassionato di vino.. Nei primi anni 60 subentrò alla guida il Nipote Marco, che con passione e dedizione si concentrò sulla coltivazione della vite, sulla produzione di vino, secondo tradizione. Negli anni 90 prese il posto il figlio Gaetano che continua tutt’oggi l’opera della famiglia.